Tab Article
Il recente decreto legge n. 14/2017 interviene nuovamente in materia di sicurezza pubblica, attraverso una serie di disposizioni di modifica, tra l'altro, del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, del Testo unico degli Enti locali, del Codice antimafia e delle misure di prevenzione, nonché del Codice penale. Con la nuova riforma si afferma a livello nazionale un modello di sicurezza delle città che non si esaurisce nella prevenzione e repressione dei reati, ma si estende alla promozione e alla garanzia di migliori condizioni di vivibilità. Mutano di conseguenza anche i soggetti chiamati a dare risposte alla domanda di sicurezza: all'amministrazione statale e alle forze di polizia si affiancano le regioni, i sindaci, le amministrazioni comunali e persino i privati. L'intervento del legislatore non solo razionalizza e consolida un impianto integrato, ma eleva a modello nazionale un sistema ripetutamente sperimentato a livello regionale e basato sul carattere pattizio e condiviso degli strumenti di integrazione tra i diversi livelli di governo e amministrazione.