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Oggi siamo di fronte a una sorta di rivoluzione data dalle innovazioni sociali: cambiamenti radicali di codici di comunicazione, culture, modalità di stabilire relazioni che ci fanno sentire spesso impreparati e confusi nelle interazioni quotidiane. Come rigenerare i nostri rapporti insteriliti? Tentando un contributo, questo volume propone elementi di orientamento, presi dalle scienze psicologiche e dalla pratica professionale del counseling di gruppo per imparare a costruire relazioni positive, produttive di comportamenti empatici e sensibilità etica. Negli ambienti di lavoro, nella scuola e più in generale nelle organizzazioni sociali, sempre più digitalizzati e automatizzati, si manifesta il bisogno di una logica individuale, non fredda e astratta, ma in grado di favorire competenze interdisciplinari e processi educativi. Il "fare esperienza di relazione" in modo intenzionale si rivela, a tal proposito, un espediente sociale di grande portata per i nostri tempi, complicati dalle trasformazioni di comunità globale. Con la proposta di un metodo d'intervento educativo, il Laboratorio di counseling, si vuole tentare di meglio comprendere e facilitare i rapporti tra le persone nei vari contesti. Quello che unisce o separa gli individui, è condizionato dal confronto delle rispettive personalità e differenze: il modo con il quale questo confronto viene gestito nella relazione, genera conflitto o nutrimento per il legame affettivo. Il volume non si limita a interrogare gli aspetti spersonalizzanti dei rapporti tra individui ma tratta del lavoro di relazione, di quanto rende possibile il superamento di barriere che ci separano gli uni dagli altri, con sfiducia, paura o disattenzione. Una riflessione, quella affrontata, che porta a cercare oltre ogni cultura del vuoto e della precarietà, la confluenza di desideri e risposte ai bisogni irrinunciabili di affettività.