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Il crescente flusso di migranti verso i Paesi dell'Unione Europea e dell'Italia in particolare pone il tema della loro accoglienza e gestione tra le principali priorità istituzionali. In questo scenario l'arena di policy della salute per i richiedenti asilo e rifugiati è un campo di analisi interessante per osservare il rapporto tra amministrazioni pubbliche e privato sociale e per approfondirne le possibili configurazioni e strategie in un contesto caratterizzato da deboli certezze normative e procedurali, fragili e frammentati percorsi istituzionali. Le diverse fasi del sistema di accoglienza italiano, dall'arrivo - sbarco o via terra - fino alla sistemazione in una delle tante strutture, rende il percorso assai disomogeneo. Si assiste a un pluralismo di iniziative, attivate da welfare regionali e/o sistemi pubblico-privato differenti e localmente riconducibili. All'interno di questo pluralismo e in presenza di bisogni di un'utenza migrante che cambia, il volume si concentra sulle pratiche, condotte in quattro Regioni italiane (Toscana, Lazio, Sicilia e Friuli Venezia Giulia), riguardanti l'assistenza sanitaria verso i migranti richiedenti asilo, verso i titolari di una forma di protezione, ma anche verso coloro che decidono di non presentare domanda di asilo. Le pratiche esemplificative raccolte contribuiscono a rilanciare il tema delle disuguaglianze di salute degli immigrati, specialmente in riferimento a persone di nuove provenienze geo-culturali, a cui il nostro Paese non era abituato.