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Il libro è il risultato dell'incontro sinergico e proficuo fra le autrici (Italia, Francia, Brasile) le cui affinità nel campo della ricerca empirica e le risonanze del loro "credo pedagogico" si sono rivelate motrici di una sfida cui non potevano sottrarsi. Una sfida complessa, al contempo urgente, volta a investigare in profondità le rappresentazioni delle diversità negli albi illustrati, considerati rilevanti mediatori nella trasmissione culturale durante l'età infantile nonché nella formazione dell'immaginario delle bambine e dei bambini, spesso contaminato sfavorevolmente dalla presenza di immagini e contenuti permeati da stereotipi e pregiudizi. Alcuni interrogativi tessono e intrecciano come files rouges i saggi del libro: si può leggere senza stereotipi? Quali rappresentazioni di diversità di genere, somatica, melaninica e culturale veicolano gli albi illustrati? Quali pratiche possono essere messe in atto in ambito educativo per stimolare una lettura critica di immagini stereotipate e discriminanti? Entriamo dunque insieme alle autrici nelle quattro indagini che animano questa "impresa" polifonica e transnazionale.