Tab Article
Nella società ipermoderna - caratterizzata dall'urgenza, dal rischio e dalla fuga dal mondo interno - il disagio assume forme sempre più inquietanti. Le nuove famiglie mostrano una fragilità narcisistica che spinge ad aggirare il conflitto fra le generazioni e a indebolire la dimensione del desiderio autentico. La scuola attraversa una profonda crisi di autorità e credibilità, producendo dispersione di risorse e potenzialità umane. Il futuro, oggetto di profezie catastrofiche, appare chiuso alla possibilità e alla speranza. La distopia, altra faccia dell'utopia, ha il sopravvento. E ha sempre più successo come genere letterario: è un modo di immaginare l'avvenire esasperando i rischi del presente senza concedere alcun happy ending al lettore, con l'intenzione di colpirlo emotivamente e indurlo a riflettere. Da qualche anno anche la letteratura distopica per adolescenti registra grande fortuna. Essa presenta tuttavia una differenza rispetto alla "sorella" maggiore: ruota intorno a giovani protagonisti in formazione che alla fine riescono a ribellarsi. Su questo registro il futuro è di nuovo immaginabile, seppure in forma di incubo che mette in scena la paura del ritorno di un Padre dispotico e violento, riattivando la speranza di poter vivere una sana dimensione di conflitto con gli adulti. Rivolto a psicologi, insegnanti e studiosi delle scienze umane, questo volume propone una lettura articolata della sfida che l'adolescenza lancia alla società adulta contemporanea, costringendola a riflettere sulle proprie questioni irrisolte sottese alle relazioni educative e alla rappresentazione del futuro. Presentazione di Massimiliano Sommantico.