Tab Article
Una nuova stagione di studi sembra arridere a Traiano Boccalini, scrittore politico ma anche inesausto creatore, con i suoi "Ragguagli di Parnaso", di un universo allegorico che trasfigura la realtà per condannarne le degenerazioni e i capricci. Lo strumento utilizzato da Boccalini per compiere la sua operazione critica è quello della satira: una satira acuminata e grottesca, che induce alla risata attraverso invenzioni spesso paradossali, in grado di mettere in relazione, non sempre armonizzandoli, lembi differenti di un mondo apparentemente disgregato e votato al proprio fallimento. E se una certa attitudine scettica sembra scontrarsi con posizioni visibilmente di retroguardia, tipiche del clima controriformistico in cui Boccalini visse e operò, l'atteggiamento critico alla base di questa satira opulenta presuppone comunque la volontà di un cambiamento, prefigura l'utopia di nuove relazioni sociali, di nuovi apparati politici capaci di contenere e dare forma all'enigmatico disordine del reale.