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L'autrice ricostruisce volti e vicende della storia di Varese dalla fine del Settecento all'Unità e invita a leggere attraverso fatti e fonti locali grandi eventi storici nazionali: l'arrivo dei francesi in Italia, il giacobinismo, l'insorgenza popolare, la Restaurazione, la Seconda guerra d'indipendenza. Delinea l'evoluzione politica ma anche sociale del grosso borgo dell'ex Ducato di Milano, divenuto città nel 1816: i balli intorno all'albero della libertà, la folla aizzata dai preti reazionari, macellai e pizzicagnoli in rivolta negli anni franco-napoleonici e, più tardi, in età risorgimentale, trame cospirative mazziniane e patriottiche, inni in onore di Pio IX, il «viva Radetzky» nelle campagne. Protagonisti risultano non solo i luoghi della nuova socialità borghese, dal teatro alla Società del Casino, ai salotti di conversazione e letterari, ma anche il popolo «che cercava pane», i tumulti annonari, il malessere sociale. Il volume è inoltre arricchito da ritratti, da un lato, di scrittrici, poetesse, contesse e varesine illustri, dall'altra, di madri, sorelle, mogli appartenenti al popolo.