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Gli interventi delle piccole Ong nella cooperazione internazionale, il sistema teorico della Decrescita, la crescita di movimenti e associazioni che sperimentano forme concrete di obiezione al consumo e alla trasformazione dei beni in merce (gruppi di acquisto solidale, reti di produzione e di distribuzione di beni esterne al circuito commerciale, organismi di difesa della biodiversità, gruppi di acquisto collettivo della terra, distretti di economia solidale, reti dei semi rurali, banche del tempo, movimenti per i beni comuni...) sono gli elementi di un nuovo paradigma culturale che si sta costituendo nella società contemporanea attorno al dibattito sul rapporto tra sviluppo e benessere, sui modelli dello sviluppo e sui suoi miti fondanti. Di questo nuovo paradigma, una realtà effervescente e dinamica ignorata dai media, è possibile tracciare una mappa dei principi teorici e delle pratiche operative ricorrenti, fino a identificarne i tratti comuni profondi, come la Sovranità Alimentare, obiettivo comune delle Ong e delle organizzazioni contadine nei paesi impoveriti, e dagli organismi operanti nell'ambito del progetto complessivo di demercificazione della società nei paesi occidentali. È di questi nuovi oggetti sociali, qui ampiamente descritti e repertoriati, che si occupa oggi una semiotica dei processi in corso di svolgimento, nuovi oggetti che caratterizzano la trasformazione culturale in atto, in modo invisibile e carsico, nella società contemporanea.