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Il susseguirsi di casi di cronaca sui crimini più efferati, la diffusione da parte dei media di informazioni sempre più accurate sulle tecniche d'indagine, l'ingresso delle telecamere televisive sulla "scena del crimine", gli approfondimenti giornalistici che ne conseguono e addirittura, talvolta, la formulazione di ipotesi di colpevolezza al di fuori dei tribunali, hanno creato una sorta di familiarità diffusa con le tecniche d'indagine. Termini come DNA, Luminol, esame autoptico, sono oramai entrati nel patrimonio medio comune di conoscenza di tutti. L'investigazione, però, è un fatto tecnico: è osservazione, deduzione, supposizione, argomentazione, raccolta di elementi logici per la ricerca di una verità comprovata e pertanto certa. È un mezzo e pertanto i suoi canoni sono garantiti da una metodologia predefinita. In questo testo l'autore, seguendo un approccio metodologico, approfondisce le più moderne tecniche dell'indagine giudiziaria e dell'intelligence. Attraverso un percorso che parte dalle linee generali, affronta le criticità dei diversi metodi e giunge ad analizzare gli strumenti utilizzati nell'investigazione moderna. Il testo, al fine di ancorare le enunciazioni teoriche all'effettività operativa, è intercalato con brevi richiami a casi giudiziari storicamente accaduti. Ogni riferimento tecnico e metodologico, peraltro, è inquadrato nell'ambito della disciplina giuridica che presiede alla materia dell'investigazione giudiziaria.