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Catania, 2005. È notte fonda e il diciottenne James Sciuto si è appena svegliato da un sogno ricorrente, la testa che gli duole. Sente un rumore giungere dalla porta di casa. Una scatolina è stata lasciata per lui sulla soglia, senza il nome del mittente. Sarà solo il primo episodio che lo condurrà a scoprire una verità potente e incredibile, una realtà che mai avrebbe immaginato. Bruxelles, 2020. La vita di Xavier Thomson appare segnata: la sua mente ha pian piano distrutto tutto e adesso, colmo di rabbia e dolore, solo, con pochi soldi nel portafoglio e due valigie, si trova in una lurida camera d'albergo. Riuscirà a riavere il comando totale di sé? Ritornerà a essere un uomo normale? Le vicende dei personaggi si annodano e si dipanano in un romanzo che cattura il lettore, lasciandogli alla fine di ogni capitolo il desiderio di scoprire cosa accadrà, spingendolo ad una profonda riflessione. Sandra Meissa lascia l'impronta nella mente e nel cuore con un messaggio importante e una nuova stupefacente concezione della realtà. Alla fine di questo cammino il lettore non potrà che farsi delle domande sulla vita e prenderà in considerazione la possibilità che "tutto ciò che è chiaro non lo è mai veramente".