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Dopo l'apostasia dai Leukanoi, loro capostipiti, i Brettii occuparono quella parte dell'attuale calabria, definita Bruttium dai Romani, dal fiume Savuto fino a Rhegium. Questo studio è un'accurata ricerca sul più vero e autentico popolo calabrese, fiero delle proprie ataviche tradizioni. In seguito alla lenta ma inesorabile decadenza della potente Kroton, i Brettii, fedelissimi alleati e sostenitori dei Cartaginesi nel corso della II guerra punica (III secolo a.C.), erano diventati i padroni incontrastati di quasi tutto il territorio calabrese e, dal 282 a.C., hanno coniato monete in oro, elettro, argento e bronzo, in tale e tanta quantità da superare le emissioni di città notevolmente più potenti.