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Una macchiolina bianca. L'irrispettoso ricordo lasciato cadere da un uccellino sulla tela dell'Urlo. È il frutto della hestekur, la cura da cavallo che un uomo in cappotto nero decide di somministrare ai suoi dipinti, esponendoli alla neve, al vento, alla luna, agli insetti. Edvard Munch nasce a pochi chilometri da Oslo, in direzione nord. Famiglia puritana, quartiere operaio, notti bohémien. Il graphic novel "Munch before Munch" propone un viaggio illustrato alla scoperta di questo Edvard, il più remoto, il meno conosciuto. Quello che l'eco della stessa opera-simbolo ha in parte coperto.È il racconto degli oggetti, dei luoghi e delle persone che hanno abitato le sue emozioni. A "parlare" sono una sedia di vimini mai abbandonata, una stanza fumosa affacciata sulla Senna, lo sguardo di Ibsen, incontrato per caso nella sala da colazione dell'Hotel Grand. Suggestioni di un ragazzo particolare che cammina e assorbe il circostante con la tensione di un animo oppresso. Conducendo il lettore nella cultura europea di fine Ottocento, l'autrice presenta, attraverso intense atmosfere litografiche, un nuovo scorcio sul giovane artista norvegese.