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Alla fine degli anni Trenta, si tennero a Parigi i seminari del Collège de Sociologie, con il surrealista dissidente Georges Bataille, bibliotecario alla Nationale de France, e un gruppo di intellettuali che comprendeva, fra i più noti ancora oggi, Caillois, Klossowski, Leiris, Kojève. Ad alcune conferenze c'erano anche Benjamin e Kracauer. In comune avevano l'idea, in diversi erano allievi di Marcel Mauss, che a organizzare la società e a comandare storia e quotidianità sia la "numinosità" dell'irreale, del mito, del sogno, delle figure e leggende consolidate nello spirito collettivo; l'immaginario sociale, insomma, che non solo secondo questa teoria è "reale", ma domanda di essere realizzato, con più energia di quanto proviene dalla scienza, dalla politica e anche dall'arte.