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"Un saggio dall'impostazione teatrale, dove l'autrice è in cerca del suo protagonista, che servirà a rappresentare, nella narrazione, tutti i giovani d'Italia. Lo chiamerà Francesco, il nome maschile più usato, quello del santo patrono nazionale. Gli darà il volto della speranza e della fiducia, della tenacia e della determinazione e lo connaturerà con il coraggio, l'intraprendenza, l'onestà e la creatività: tutte qualità che gli occorreranno se vorrà svolgere, decorosamente, anche il più semplice dei lavori. Usando un linguaggio vivace e sicuro, dinanzi allo sguardo limpido e stupito di Francesco, l'autrice affronta molti aspetti che riguardano l'attività lavorativa in genere, senza trascurare sfumature e particolari: educazione al lavoro, qualità, competenza e requisiti, modestia, passione, entusiasmo, ordine, impegno, armonia, lealtà, hobby, volontariato, arte, immagine& Francesco non ascolta soltanto, ma spesso interviene, obietta, contesta come può e come sa. Alla fine, anch'egli però sente l'esigenza di trasmettere ad altri quello che ha appena appreso, anch'egli cerca un interlocutore. E lo chiamerà Antonio, Perché Antonio?"