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Sassello oggi è il nome di una strada, quel che resta di un quartiere nel cuore della vecchia Lugano, un rione antichissimo e popoloso: cinquanta case abitate per lo più da famiglie di artigiani e operai, con gli edifici addossati cresciuti per stratificazioni successive lungo vicoli stretti e tortuosi. Nel 1939 il Sassello, dove non penetrava mai il sole, con ambienti malsani ed esigui, con le sue bettole e i postriboli, venne giù a colpi di piccone per ragioni igieniche e morali, espropriato dalla Città per aprire nuove strade ariose. Il libro, illustrato con immagini d'epoca, ripropone la storia di questo "quartiere frainteso" e le vicende che portarono al suo totale sventramento. Sono analizzate le questioni sanitarie, sociali, giuridiche, urbanistiche, con uno sguardo sugli esiti del concorso progettuale e sulla nascita della "nuova" periferia, dopo l'"espulsione" del ceto operaio e artigianale dal centro cittadino in una Lugano in piena trasformazione.