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Debitore della tradizione dei romanzi filosofici, Le storie infrante rappresenta attraverso la fiction il tema concreto e doloroso della follia, del tempo, della memoria. Uno psichiatra torna nei luoghi della sua formazione, richiamato dalla malattia di un amico. Nel corso del viaggio i ricordi personali si intrecciano con quelli dei suoi pazienti, in un'atmosfera di sospesa atemporalità. Il lettore è coinvolto in una dimensione di reale immaginario dove l'io narrante perde i propri confini con effetti di dislocazione ed estraneamento paragonabili al realismo magico dei romanzi sudamericani. Un libro sulla follia che è in ognuno di noi.
