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Il volume raccoglie pensieri declinati in bozzetti e in testualità sospese tra poesia e prosa dove parole, segni, spazi bianchi tracciano nuovi sensi e possibili interpretazioni per ogni lettura. L'autrice "racconta vivendo" la realtà e "la percepisce", rendendola con tratti impressionistici, alla ricerca della casa interna che alberga nel sé umano. Viaggia tra ricordi, emozioni, prese d'atto del suo esistere, con un linguaggio che trattiene e un ritmo che incalza. La soggettività femminile espressa dall'autrice, filosofa e storica delle donne, vive in una dimensione privata che è anche pubblica, nella cornice di fine anni '80. E così si materializza quel "personale è politico", come valenza della storia personale che può essere o diventare la storia di tutta una generazione e della stessa società. Un libro che si fa così politico, incarnando lo spirito della polis umana in cui si è immersi. Protagonista di questa scrittura è così la "coscienza femminile" che, soprattutto, nel secondo Novecento, si è posta come protagonista anche delle vicende sociali, ma che, soprattutto, ha rivoluzionato il "senso-di-sé", nella dimensione "pubblica" e "privata".