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Frammenti e traiettorie: personaggi e storie si intrecciano, restano sospesi, esplodono nei centri commerciali, sulle tangenziali, davanti alla TV. Una Milano che fatica a essere raccontata e a raccontarsi. E tuttavia: una donna, un uomo, un gesto inconsueto, una sguardo rubato in metrò chiedono di immaginare... Non narrazione pura, e nemmeno un saggio. Semplicemente, è l'unico modo con cui raccontare Milano. Una città da guardare in steady-cam, o con campi lunghissimi; una città mal compresa, da (r)itrovare nei suoi frammenti, nelle sue macerie. Nel narrare questa sua incompiutezza anche la scrittura è costretta ad abbandonare uno stile sicuro e rassicurante, a sfaldarsi. Non esistono più bussole.