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È alla fine dell'estate del 1982, quando ancora le foglie sono forti e verdi sugli alberi e giusto qualche acquazzone ha rinfrescato gli ippocastani, che irrompe sul palcoscenico bresciano la figura di Giovanni Paolo II, il Papa polacco, venuto da un paese lontano, che nel giro di una manciata d'anni aveva saputo conquistare il cuore di tutti, adolescenti, adulti, anziani. Sono passati trent'anni, da allora. E questa ne è la cronaca. Il volume, affidandosi alle immagini, alla loro forza di suggestione ed evocazione, al viaggio nel tempo che consentono, vuole ricostruire una giornata attraverso l'idem sentire della gente, quella gente comune come noi, quei bresciani e non solo, che nelle colonne di cronaca, allora come oggi, non trovano mai spazio di esprimersi, ricordare, piangere.