Tab Article
"L'aquilone non volò" è la storia di Maurizio, un bambino che a soli cinque anni e mezzo viene colpito dalla sindrome emolitico-uremica, una malattia rara ancora oggi complessa da curare e da gestire, ma al tempo (siamo alla fine degli anni Settanta) sicuramente molto più ardua da affrontare dato che i reparti di Nefrologia sono pochi e le quattro divisioni esistenti in Sicilia hanno gravissime carenze. Ma è soprattutto la storia di suo padre Toti, Dirigente-Stato, che ha ereditato dal nonno paterno l'amore per la campagna e dal materno, armatore, quello per il mare e da entrambi la tenacia nel combattere le avversità della natura. Questi, anche se completamente impreparato a questa "avventura", si adopererà con tutte le sue forze a che non solo la vita del figlio, ma anche di tutti coloro che vivono lo stesso dramma, sia la più normale e felice possibile. Un intrecciarsi di vicende personali vissute con intensità che vede nello sfondo l'evolversi della Nefrologia e della Dialisi in Sicilia, come dice lo stesso autore, da "disciplina della Chirurgia e dell'Urologia a disciplina medica autonoma".