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"Attraverso il cibo posso offrire un pezzetto di me e donarlo agli altri". È questa la frase che racchiude tutta l'essenza di Antonella Sgrillo: il suo non è un semplice libro di ricette, l'autrice crea un legame fortissimo tra la poesia e la cucina, considerata anch'essa una forma d'arte da chi si avvicina alla gastronomia in punta di piedi, ma con così tanto amore da riuscire a mostrarlo agli altri. In queste pagine scorgiamo la vera essenza dell'autrice: donna impegnata con la sua associazione antiracket - "Libero Futuro" - in una Palermo ancora stretta nella morsa del pizzo e il suo ristorante, "Il Mirto e la Rosa", che molto ha fatto per donarci una mirabile narratrice di ricette. Ecco, qui troviamo proprio questo: una narrazione, un racconto che si snoda tra le parole struggenti di poeti come Frida Kahlo, Fernando Pessoa o García Lorca. Versi che Antonella vive e sente fin nel midollo e che costituiscono un filo invisibile che lega tutte le pagine in un viaggio pieno di emozioni e sapori. In questo viaggio l'autrice è accompagnata dai sapienti consigli di Sandro Sangiorgi, che mette al servizio di questi dessert la sua conoscenza enologica e ci suggerisce i migliori abbinamenti con i vini, per esaltare il carattere e il sapore dei "budini".