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Eugenio Azimonti, lombardo di nascita e lucano di adozione, nacque a Cerro Maggiore (MI) il 31 dicembre 1878. Figura ai più sconosciuta, Azimonti si inserì in quella schiera di tecnici che operarono nel Mezzogiorno e per il Mezzogiorno e contribuirono allo sviluppo dell'agricoltura del Sud. Azimonti, nel 1905, accettò l'incarico di Direttore della Cattedra di Potenza e operò negli ambienti meridionali, dove prestò la sua opera di tecnico, agricoltore, politico e meridionalista per circa un quarto di secolo. Si stabilì nella frazione di Pedali, l'odierna Villa d'Agri. Qui costituì una propria azienda agraria e iniziò le collaborazioni con i giornali L'Unità" di Salvemini e il quindicinale napoletano "L'Agricoltore del Mezzogiorno". Con la prima sperimentò ed accrebbe le conoscenze tecnico-pratiche, con le seconde diede più incisività a quella che considerò sempre una missione: soganare l'agricoltura del Mezzogiorno dalla nomea di immobilità ed inefficienza che gli veniva attribuita dimostrando, coi fatti, che dietro la sua arretratezza si celavano fattori ben più seri della sola "sfaticataggine" contadina.