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Al centro di Passione Romana, c'è una donna che vive un amore vischioso, fatto di corporee sensazioni e implacabile analisi psicologica. Lei, Anna, scrittrice, vive in Sardegna. Lui, Bruno, un grafico romano, schiacciato da un matrimonio da oltre venti anni a cui è rassegnato. Anna spesso annoiata e insoddisfatta, proverà ad inseguire l'intenso trasporto per Bruno. Così dopo un anno di esaltata eccitazione, l'ultimo incontro, inaspettatamente, porterà con sé un amaro risveglio: il disincanto di un addio. Quel che resta ha il gusto aspro del dispiacere profondo. Un romanzo non unicamente teatro d'azione pertanto, ma teatro di sentimenti, di emozioni, di rovesciamenti e riflessioni. Soltanto la scrittura, infine, si rivelerà in grado di condurre Anna alla salvezza, un'esigenza vivacizzata da una fitta e incalzante corrispondenza con uno sconosciuto incontrato in un social network. Una procedura che rivela e mostra l'importanza nei rapporti umani di questa nuova forma di comunicazione. Tutto ciò aiuterà la protagonista a recuperare leggerezza e agilità di pensiero, attraverso quella intima mutazione che trasformerà il suo disorientamento e il corpo ferito, in un'opera letteraria.