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Pochi, pochissimi sono i saggi che trattano della storia della mafia in chiave scientifica, facendo ricorso a documenti d'archivio. Antonino Cutrera prende il coraggio a piene mani ed è fra i primi a studiare e denunciare, con sguardo di antropologo e criminologo, le dinamiche del fenomeno mafioso. Con "La mafia e i mafiosi", pubblicazione risalente al 1900, questo funzionario dello Stato ci fa scoprire il profilo di una Sicilia a tratti inedita e, in anticipo con i tempi, ci parla di identità tra politica e mafia, di «psicologia» dei guardiani dei campi, del potere del «comparato», sfatando notevoli luoghi comuni come quello della mafia nata per vocazione e unicamente dal sistema del latifondo siciliano.