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A 150 anni dall'Unità d'Italia, la nostra ricerca vuole evidenziare come e perchè si arrivò alla costruzione di quest'opera monumentale, quali furono le condizioni favorevoli e le difficoltà incontrate dall'amministrazione comunale del nuovo Stato unitario guidato dalla destra storica, quali gli entusiasmi e quali gli allarmismi generati dal progetto dell'architetto messinese Leone Savoja (1814-1885). Fonti utili sono stati gli atti del Consiglio Comunale di Messina per gli anni 1860-1908, gli atti del Tribunale Civile conservati presso l'Archivio di Stato di Messina, le pubblicazioni coeve e le stesse opere monumentali del Gran Camposanto. Scopriamo così i volti di uomini e di donne rappresentanti insigni di una società in continua trasformazione che, pur immersa nei propri affari o sconquassata dai terremoti, trovava la forza della continuità e consegnava ai posteri nuove opere che sfidavano i tempi. Dalla dispersione della katastrofé al recupero della koiné culturale, un percorso inverso alla ricerca dell'identità perduta.