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L'OSCE è la prima organizzazione ad aver considerato i problemi della sicurezza europea da un punto di vista "globale", sotto il profilo dell'interdipendenza di tre dimensioni principali: quella politico militare, quella umanitaria e quella economico ambientale. La dimensione politico militare è la più complessa e con il campo d'azione più vasto, sostenuto da un significativo numero di trattati e accordi internazionali, negoziati e sottoscritti nel corso di un trentennio. Ha rappresentato (e continua tuttora a rappresentare) un riferimento per governi di paesi di aree geografiche diverse dal vecchio continente che considerano il vasto quadro di cooperazione realizzato in campo politico militare in Europa, quale modello a cui ispirarsi per affrontare le proprie situazioni di crisi. Paradossalmente, però, è la dimensione meno "visibile" tra le tre. L'autore ripercorre quindi le tappe evolutive dell'organizzazione di Vienna, attraverso l'analisi dei documenti che costituiscono la struttura portante dell'architettura di sicurezza europea realizzata a partire dalla firma dell'atto finale di Helsinki del 1975 sino all'undici settembre del 2001, evidenziando il contesto storico e politico nel quale hanno preso vita, le finalità, le potenzialità, i limiti e l'intrinseca interdisciplinarietà nonché le possibili estensioni delle iniziative politico militari in contesti geopolitici differenti da quelli europei.