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Un detective anonimo, in una città senza nome, alla ricerca di un ricattatore senza volto. Queste le premesse della nuova avventura noir di Alessandro Marchetti, ventiseienne scrittore opitergino, che proprio con questo genere, in compagnia del detective Robert Dern, aveva esordito nel 2006 con il romanzo breve "Rosso fuoco". L'indefinitezza dei luoghi e del tempo, la velocità degli avvenimenti, i dialoghi ironici e pungenti, il taglio cinematografico della narrazione, questa volta fornito non dalla colonna sonora, allegata in cd a "Rosso fuoco", ma dalle illustrazioni, simili a degli storyboard, dell'illustratrice Alberta Tessarolo, continuano a caratterizzare il mondo letterario dell'autore. Con i numerosi colpi di scena e la realistica durezza di situazioni e personaggi tipica dell'hard-boiled, "La terza rata era di troppo" vuole essere un rispettoso omaggio ai grandi scrittori noir degli anni '30 e '40.