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Avendo udito da certi scienziati che il mondo manca di profondità, venditori e fabbricanti di oggetti si proposero allora di ricoprirlo. Detto fatto, la superficie fu pavimentata, riempita di cose e disseminata di altoparlanti. "Città dell'allegria", venne chiamata. Liete del baccano, che impediva di sentire alcunché, masse ebeti di umani presero ad accalcarsi. Alcuni per comprare, altri per guardare, altri solo per applaudire. Il peggio venne quando, abbagliati da un sorriso di "bocca", i più scelsero come sindaco il padrone degli altoparlanti. Venuto da un oltremare antico, lo sguardo fisso, tutto questo vide, il "viaggiatore"; e volle informare il mondo che il dritto ha sempre il suo "rovescio"; e il mare, sempre un'altra "sponda". Una fenomenologia del presente e dei suoi impazzimenti osceni, una caustica esplorazione del pensiero "breve" e del "comunicare banale".