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Questo libro ci porta al 1897, l.anno in cui un fotografo di Kolín, presso Praga, attraversò l'Italia per realizzare una serie di vedute stereoscopiche delle piazze, dei monumenti e dei paesaggi più suggestivi della penisola. Si chiamava Franti.ek Krátký, aveva 46 anni e rimase colpito soprattutto dai caratteri e dai volti di un popolo che viveva ancora, come ai tempi di Goethe, il più possibile "all'aperto": e così le sue immagini, concepite per essere ammirate nei visori tridimensionali, contengono sempre un piccolo quadro animato, o un mestiere di strada, o un'apertura prospettica e infinita. Le oltre sessanta fotografie che qui si presentano, finora inedite in Italia, non sono soltanto dei rari documenti iconografici, ma anche delle straordinarie visioni ravvivate da una nota in più: il colore. Si tratta infatti di diapositive originali che Krátký dipinse a mano per restituire alle sue scene l'atmosfera, la luce e quasi la nostalgia di luoghi come Verona, il Lago di Garda, Padova, Venezia, Bologna, Carrara, Firenze, Roma, Napoli; un'appendice è dedicata alla Dalmazia.