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Primo volume collettaneo interamente dedicato a Kadare, questa raccolta di ricerche e interpretazioni, presentate al convegno di Venezia del 2006 e arricchite da contributi e aggiornamenti, illumina l'autore e l'opera da diverse angolazioni metodologiche ricostruendo il prisma di una ricezione mediata dalla pratica della traduzione e dall'efficacia della trasposizione cinematografica. Tra i massimi scrittori viventi, Ismail Kadare esprime una tradizione antica sviluppatasi sulle coste adriatiche e nell'entroterra balcanico a duro confronto con l'impatto di culture eterogenee e a volte ostili, a cominciare dall'Italia, che con l'identità albanese vanta rapporti longevi, talora contraddittori e difficili. Fatta di romanzi, di taglio storico, politico e fantastico, ma anche di grande poesia e di saggistica ad altissimo livello polemico, l'opera di Kadare non è stata finora oggetto di vera attenzione da parte della critica italiana, con l'eccezione nell'ultimo decennio di studi notevoli, indirizzati però a un selezionato uditorio di specialisti. Kadare incarna al contrario il destino di un autore capace di consolidare quasi in solitudine la propria fortuna grazie al consenso crescente da parte del pubblico.