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Dall'Introduzione di Alberto Melloni: Cos'è stato, cos'è il Vaticano II? Sfumato e onnipresente 'il-concilio', dopo quarant'anni dalla sua conclusione, è lontano e incombente: il convitato di pietra, l'ospite importuno, il mito dei propri vent'anni, l'occasione perduta per l'ultima rivoluzione, il disastro, l'inizio della fine, l'inizio dell'inizio. Nonostante i quasi 40 anni passati dalla sua conclusione, il concilio schiera, scuote, distingue: fonde o divide le 'anime' che hanno deciso del cammino della chiesa in questi decenni e decide, come diceva il testamento di Giovanni Paolo II, anche dei prossimi. Il concilio è la mola che affila i linguaggi della storia, della teologia, della prassi: continuità e discontinuità, ermeneutica e interpretazione, dinamismi e fallimenti, superamento e tradimento... Cosa non è stato detto del Vaticano II? E questo continuo accavallarsi di dialogo, scontro, polemica, ascolto cos'è? La babele tanto deprecata dal tradizionalismo, la pentecoste che Giovanni XXIII sognava e che lasciò in eredità a Paolo VI?