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1893 la Banca Romana: Il primo grande scandalo politico, finanziario, affaristico dell'Italia unita, raccontato attraverso le testimonianze documentali e cronachistiche dei suoi protagonisti, che introduce il lettore alla Belle Époque romana. Nella giovane e dinamica Capitale del nuovo Regno d'Italia, si "gettano le basi" e si costruisce quell'intreccio di relazioni e di interessi "opachi", ai limiti della legalità e spesso anche oltre, che nell'Affaire della Banca Romana hanno trovato il paradigma del malaffare, una sorta di forma primigenia che si è ripetuta nel tempo fino ai recenti scandali, a corollario la disperazione di tanta gente qualunque defraudata dei risparmi di una vita. Immutato resta il sostanziale "disprezzo" delle nostre élites per il destino della collettività. Lo scandalo della Banca Romana portò alla caduta del Governo Giolitti prima e di quello Crispi poi e, sull'onda della indignazione popolare per la cosiddetta Questione Morale, permise al Parlamento di approvare la tanto attesa e sempre rinviata riforma del sistema bancario, attraverso la creazione della Banca d'Italia: un unico istituto centrale che assorbiva le banche di emissione dei vecchi Regni.