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La storia della famiglia Lancia o Lanza (dove i due cognomi hanno un'unica radice), discenderebbe da Aleramo figlio di una coppia di nobili sassoni insediatasi nel Piemonte nel X secolo, o secondo altri studiosi, da un Ernesto Lancia duca di Baviera intorno al 970. Nel corso del '200, la famiglia sceglieva con convinzione e fedeltà la politica ghibellina e seguiva con determinazione le imprese di Federico II di Svevia, poi quelle di suo figlio Manfredi e del nipote Corradino. Dopo la sconfitta di Benevento del 27 febbraio 1266 subita da Manfredi re di Sicilia e, ancora per le tragiche conseguenze patite con la sconfitta nella battaglia di Tagliacozzo del 23 agosto 1268, Galvano Lancia e suo figlio Galeotto subivano con lo stesso Corradino di Svevia la condanna del patibolo insieme ad altri nobili seguaci del partito dei ghibellini. Dopo quest'ultimo avvenimento i Lancia-Lanza si stabilirono in Sicilia e nel corso di 7 secoli, passati dal Regno al Viceregno, dai Normanni-Svevi fino ai Borboni, si renderanno protagonisti della vita politica ed economica dell'Isola così come altri importanti lignaggi nobiliari venuti da Francia, Germania, Spagna e da varie parti dell'Italia.