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Giuseppe Ungaretti, Andrea Zanzotto, Pier Paolo Pasolini, William Carlos Williams, Seamus Heaney sono i cinque poeti facili dei quali l'autore, docente di Teoria e analisi del testo letterario all'Università di Bologna, dà una lettura di altissimo profilo e di passione civile. "I poeti sono ospiti inquieti del mondo; a volte appoggiano le spalle al muro del tempo per riflettere e per confidarci questa inquietudine, questo inconsolabile desiderio di testimoniare, di tradurre dal cieco carcere un barlume di parole che sia un segno di riscatto, di certezza, quando tutto sembra già fisso e immutabile. Con insperata franchezza la poesia comunica quest.ansia, questa urgenza di dire che è la fonte comune e secolare del suo essere, del nostro esistere. L.opera è la forma durevole della riconoscenza. Dobbiamo esserne degni".