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Trentacinque storie di persone che hanno scelto la montagna per cambiare la propria vita. Oppure persone per cui la montagna ha rappresentato e rappresenta il centro di gravità. «Questi ritratti, disegnati con poche parole, sono riferiti a persone comuni. Niente guide alpine famose o alpinisti illustri, per dire, ma contadini, pastori, preti di malga, guardiani di dighe, artigiani, boscaioli, casari, persone che scelgono di restare un po' ai margini preferendo l'anonimato alla notorietà, e pure artisti o professionisti che hanno tolto le loro radici dall'humus inaridito della città per ripiantarle altrove, spesso nei loro luoghi d'origine».