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Gli affreschi con le "Storie di sant'Orsola", dipinti da Tomaso da Modena tra il 1355 e il 1358 circa, furono salvati dalla totale distruzione dall'abate Luigi Bailo che, individuato il ciclo pittorico all'interno della Chiesa di Santa Margherita in parte ricoperto dalla calce, fece bloccare i lavori di demolizione della stessa chiesa. Il ciclo di affreschi, staccati nel 1883 e musealizzati all'interno della Chiesa di Santa Caterina a Treviso, narra la storia della principessa Orsola, figlia del re cristiano di Bretagna, chiesta in sposa dal principe d'Inghilterra, figlio di un re pagano - secondo la legenda aurea - e martirizzata ad opera degli unni. Nei saggi degli studiosi che corredano il ricco apparato fotografico si ricostruiscono le vicende storiche occorse nei secoli a queste opere, che hanno rischiato di essere perdute per sempre; si ripercorre puntualmente l'ultimo intervento di restauro e ci si sofferma infine sulle figure di sant'Orsola e dell'autore Tomaso da Modena, che si è espresso qui in uno dei capolavori assoluti del Medioevo trevigiano.