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A San Pinerlo, paesino della provincia italiana, tutto gravita attorno alla Zolfa, un'ex fabbrica di fiammiferi adibita a residence. Popolato da squinternati inquilini, che fanno capo al cav. Pistone, il piccolo mondo vivacchia fino all'arrivo del nuovo portinaio, ribattezzato "Sulfo IV lo stronzo" (al secolo Amilcare Fusillo). Sulfo si integra nella comunità, barcamenandosi tra i quotidiani intrighi dei suoi abitanti. Quando la Zolfa rischia di scomparire, per essere trasformata in un centro commerciale, i bizzosi figuri fanno fronte comune: il cav. Pistone ordisce un colpo di Stato e, in un delirio di onnipotenza irrefrenabile, proclama la Repubblica Comunale di San Pinerlo. In un crescendo di ambizioni secessionistiche lo scontro - trasmesso in diretta Tv - coinvolge i più alti vertici istituzionali e religiosi italiani. E ciò che in breve si trasforma nell'assedio di San Pinerlo, diventa pasto per le "armi di distrazione di massa" mediatiche, gatta da pelare per la classe politica nazionale, e terreno da evangelizzare per il Vaticano. Tra cruente rappresaglie, sparizioni improvvise e machiavellici stratagemmi, la valorosa Zolfa respingerà gli attacchi di cui è vittima?