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Questo articolato e documentato libro sulle forme della poesia sarda ne esplora le relazioni con le strutture della poesia spagnola (villancico, glosa, quintilla, décima, lira garcilasiana, sexteto-lira), tenendo anche d'occhio l'Italia e la Catalogna. Territorio spagnolo dal '400 al '700, la Sardegna ha espresso una letteratura in versi erede, per molti tratti, della metrica ispanica, una produzione spesso misurata su una régula castigliana. L'affascinante universo della metrica sarda si dispiega e assume consistenza storica attraverso l'analisi di forme come la sesta e ottava torradas, la deghina glosa, la battorina, la lira, la chimbina. La minuziosa indagine tecnica e il rigore filologico, applicati su un'ampia messe di testi sardi, si dimostrano strumenti per disegnare diagrammi di più vaste dinamiche estetico-culturali. Ne risulta una storia formale della poesia sarda e un inedito capitolo di ispanistica.