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Enrico Grazi fu una figura importante nella storia del movimento socialista nell'Aretino ed ebbe un ruolo di primo piano nelle vicende politiche e istituzionali del Dopoguerra. Aveva iniziato l'attività politica all'età di 16 anni nelle file del PSI. La parabola più significativa della sua vita è compresa nel decennio successivo alla Liberazione, in cui sembrano disegnarsi due distinte fasi. L'ascesa politica dal 1944 al 1948 con un ritmo vertiginoso: da presidente del CLN di Bettolle a presidente del CLN provinciale di Arezzo, a sindaco di Arezzo, a deputato all'Assemblea Costituente e infine a candidato alla Camera dei Deputati nel 1948. La seconda, quando, dopo la mancata elezione, Grazi prosegue il suo impegno politico come consigliere comunale e nell'associazione dei Partigiani della pace. Nel 1953 viene premiato con l'elezione a senatore, ma il 30 settembre, mentre svolge una relazione in aula, un malore gli è fatale. Grazi muore "sul posto di lavoro e di lotta", dopo una vita spesa tutta per il socialismo e la classe lavoratrice.