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Pensatrice del Novecento, Simone Weil visse sulla sua pelle la violenza delle due guerre mondiali. Dalla mente brillante e da un cuore estremamente compassionevole e solidale, fece della sua vita una traiettoria di abnegazione e di servizio dove la religione finì per diventare una marca potente. La questione della violenza e del male e, per riflesso, anche quella della non-violenza si trova al centro della sua riflessione, in rapporto a tutto quel pensiero etico e religioso che oggi si sta sviluppando intorno a questa questione. Vivendo fra le due guerre, Simone Weil non smise mai di rivolgere il suo pensiero alla questione della violenza in atto e alle sue potenzialità di distruzione dell'essere umano. Provò nella carne il peso di questa violenza e la interrogò a partire dai fatti storici del suo tempo, dai testi classici, letterari e poetici. Ebrea, fu costretta a fuggire dalla Parigi occupata e a rifugiarsi negli Stati Uniti. Maria Clara Lucchetti Bingemer, brasiliana, teologa, docente presso l'Università Cattolica di Rio De Janeiro, è tra le maggiori studiose di Simone Weil.