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«Il filo rosso che collega le capitali e i Paesi di cui Paolo Bergamaschi narra è l'aspirazione di entrare nella Ue. Prima della crisi del 2008 si poteva parlare addirittura di una certa frenesia, come se Bruxelles potesse, con la bacchetta magica, risolvere tutte i problemi accumulati. Oggi si attende l'Ue un po' come si aspettava il signor Godot; sembrava sempre dietro l'angolo, in procinto di farsi vedere, e poi non è mai venuto...» (Demetrio Volcic).