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"Voglio scuotere le persone, e voglio far comprendere che l'uomo non è democratico per diritto divino. La democrazia è una creazione, una conquista della storia costantemente in pericolo, e in questo momento sta andando a farsi fottere". Nel 1994 Castoriadis intreccia un'appassionante conversazione con i ricercatori della "Revue du MAUSS" (Mouvement Anti-Utilitariste dans les Sciences Sociales), tra cui Serge Latouche, Alain Caillé, Jacques Dewitte, Chantal Mouffe... Il dibattito affronta i maggiori problemi che ci stanno di fronte: la questione dell'universalismo e del relativismo culturale, il ritrarsi dei cittadini dalla sfera pubblica, la fragilità della democrazia e i limiti della rappresentanza, l'imporsi del capitalismo come sistema "naturale". In questo serrato confronto, con accordi e disaccordi tra gli interlocutori, la visione di Castoriadis si delinea in tutta la sua radicalità.