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Un breviario in 95 voci per orientarsi nella selva selvaggia dei segnali visivi e sonori che accompagnano la nostra quotidiana penitenza, e quindi salvarsi dalle insidie di un lessico aziendale ormai familiare. Le immagini e le parole sono, in questo libro, reali ma, come dice il poeta, i libri tratti dalla realtà non sono che esili barlumi e schegge di quanto abbiamo visto e udito.
