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Da Primo Levi a Umberto Eco, da Italo Calvino a Roberto Saviano, da Giovannino Guareschi ad Andrea Camilleri, da Giuseppe Tomasi di Lampedusa a Gianni Rodari, l'Italia del secondo dopoguerra ha esportato una lunga serie di autori le cui opere si sono impresse nella memoria collettiva. Questo volume ne dà conto, raccogliendosi intorno alla traduzione e alla diffusione della produzione intellettuale italiana degli ultimi sessant'anni, provando a fare il punto con una serie di testimonianze e di lavori critici su alcuni «casi» emblematici e dando testimonianza del ruolo svolto dalla mediazione editoriale nell'esportazione dell'italianità. Premessa teorica del lavoro è un percorso a ritroso della filiera editoriale per analizzare con un approccio innovativo la diffusione della lingua e cultura italiane, monitorando in primo luogo la natura del flusso degli autori verso l'estero.