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Questo libro è dedicato a don Saverio Aquilano e al suo lavoro, in gran parte svolto nel quadro dell'Opera della Immacolata, istituzione storica bolognese, dedicata nei tempi più recenti alla formazione professionale dei giovani lavoratori. I vari capitoli del libro diranno, a chi non l'avesse conosciuto di persona, chi era don Saverio e come il suo impegno verso gli altri si sia espresso in modi molteplici, nell'accoglienza ai giovani lavoratori che negli anni '50 e '60 del 1900 venivano a Bologna dall'Italia del Sud e dalla montagna della nostra regione per trovare lavoro nelle aziende metal-meccaniche che si stavano diffondendo, nel rapporto costante con tanti lavoratori che frequentavano le case per ferie dell'ONARMO e Villa Pallavicini, con i capi-reparto e gli operai delle fabbriche, con i sindacalisti e con non pochi dirigenti. Nel libro si parla della intensa e generosa testimonianza di amore per il prossimo regalata a Bologna dal pugliese immigrato don Saverio. Ma si parla soprattutto di quello che ha fatto nel quadro costituito dall'Opera dell'Immacolata a favore dei disabili mentali e delle loro famiglie. Era scontato che don Saverio conoscesse tutti e tutte, non solo chi frequentava i Centri di via Decumana e di via del Carrozzaio, ma anche i loro genitori e parenti più prossimi. Infine si parla della storia dell'Opera, dalla fondazione nella prima metà del XIX secolo, alle diverse trasformazioni escogitate per essere al passo con i tempi.