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Una condanna a 622 anni e i migliori della sua vita per giunta! Impressionante anche solo pensare a quanto arriveranno gli affitti quando ne verrà fuori. Perché per il povero condannato a vita c'è sempre una speranza e poi, naturalmente, le aspettative di vita si fanno, col tempo, sempre maggiori! C'è comunque di peggio. Persino peggiore delle lunghe settimane di isolamento, al buio, leggendo e rileggendo Guerra e Pace (in braille). Peggiore del rancio della prigione, causa di innumerevoli rivolte. Peggiore del dottore che ti visita meticolosamente prima dell'esecuzione della sentenza di morte. Tutto ciò è infatti poca cosa in confronto a Montecristo! Lui è sempre là, pronto a ricordarti, nelle ore più disperate, tutto quello che un condannato cerca di dimenticare. Black humor senza tregua e "squisito" cinismo degno del miglior Arkas. Si salvi chi può!