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«Il volumetto raccoglie sparsi e occasionali momenti dello spirito, spesso assai rapidi perché scritti sotto la pressione della fuga del tempo: brevi indugi nell'affanno della vita quotidiana, umili pause con i temi e i protagonisti dell'ansia delle ore e dei giorni. Sollecitati di volta in volta da eventi e circostanze casuali, questi scrittarelli - che abbracciano quasi una trentina d'anni - accennano a qualche timido volo dell'anima, quasi di un protrettico cristiano per l'uomo contemporaneo. Non quindi dialoghi di solenne bardatura, ma neppure soliloqui di fuga solipsistica: bensì un tentativo di colloquio, attraverso le steppe della vita, con l'Amico invisibile che ti cammina accanto, un breve indugio nel tempo che t'incalza nell'intimo e ti strugge con il suo interrogare infinito» (Cornelio Fabro).