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Che cos'hanno in comune il Conte Asquini di Fagagna, inventore del Picolit e la Doxa? E Italo Svevo e Luigi Veronelli? O Yoko Ono e l'enologo ottocentesco Alberto Levi? Apparentemente nulla, eppure tutti hanno trattato in maniera più o meno diretta l'argomento vino affrontando aspetti quanto mai differenti: dalla tecnologia all'arte, dal marketing alla degustazione, il vino ha sempre appassionato addetti ai lavori e profani senza distinzione. Questo breve saggio vuole rendere omaggio a quei pionieri del vino che dal Settecento in poi hanno operato nelle aree oggi italiane della Serenissima Repubblica di Venezia e nei territori dell'Impero Austro-ungarico allo scopo di rendere grande un prodotto di uso quotidiano.