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Sono molti e diversi i protagonisti che si muovono tra le pagine di "La ragione delle mani". Alcuni sono immaginari, altri reali; alcuni sono personaggi celebri, altri noti agli addetti ai lavori, altri ancora sconosciuti, persone comuni che si possono incrociare nella vita di tutti i giorni. C'è Achille Santini, il geniale promoter di musica jazz, alle prese con Miles Davis e con una paternità inaspettata; c'è una ex maestra di Bologna protagonista di un film documentario sulla musica del pianista Glenn Gould; c'è la follia di un musicista rock italiano, ma anche l'elegante compostezza di Frank Sinatra. E poi Fausto Rossi (l'ex Faust'O), una coppia di vecchi discografici, un algido compositore terrorizzato dalla propria allergia alla vita e infine un videoartista che affronta un estimatore contorto. Clementi racconta innanzitutto dei volti e delle vite. Ne cerca i moventi nascosti, i segni, esplora fallimenti e successi, sempre attento a svelare le conseguenze meno scontate della dialettica tra palco e dietro le quinte, tra luci della ribalta e quotidiano. L'esito sono ritratti, e più spesso dialoghi, caratterizzati da un'intimità che rivela invece di nascondere, mettendo a fuoco paure, ossessioni e slanci.