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I miei analisti, Mio padre, Mia madre, Le mie marchette, Le mie donne, La mia Europa, Il mio master, I miei biondi, Il mio Genet, I miei amici. Sono questi i capitoli dell'autobiografia che Edmund White scrive mescolando dramma e ironia, intrecciando la propria parabola personale con gli sviluppi della Storia e della società. Considerato fra i maggiori autori della letteratura americana contemporanea, Edmund White racconta gli Stati Uniti "sedati" e omofobi dell'era Eisenhower, gli anni della rivoluzione sessuale, ma anche l'oggi attraverso una storia d'amore inconsueta e toccante. Un percorso esistenziale raccontato con sincerità.